Nel 2009 il settore mobile aveva una fisionomia del tutto dissimile da oggi. In soli 7 anni, il web ha vissuto (e sta vivendo tuttora) una vera e propria rivoluzione in chiave mobile: aumenta in modo esponenziale il numero di utenti che si connette in mobilità, a discapito dei collegamenti da fisso, che diminuiscono in volumi e in considerazione. WhatsApp si è posta a cavallo del cambiamento e lo ha anche, in qualche modo, guidato.
Come la stessa società di instant messaging ha ricordato in una nota sul proprio sito ufficiale, nel 2009 la maggior parte degli smartphone era supportata da sistemi operativi sviluppati da Nokia e BlackBarry. Oggi, viceversa, il 99,5% del mercato è cannibalizzato da Apple, Android e Microsoft.
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Smartphone sui quali non funzionerà più WhatsApp

- BlackBerry
- Nokia S40 e Nokia Symbian S60
- Android 2.1 e Android 2.2
- Windows Phone 7.1
Ora non resta che attendere ulteriori innovazioni, già paventate in sordina (ma neanche troppo) dal management del servizio di messaggistica. Lo spirito innovatore di Mark Zuckerberg e del suo ensemblement di guru della comunicazione e della tecnologia sembra tutt’altro che esaurito. La direzione già tracciata, secondo molti, sarà quella della produzione e condivisione di video. Piattaforme come Periscope e Merkaat stanno spopolando, in associato con Twitter e Facebook e non è escluso che proprio dall’apparato dello streaming possano giungere suggestivi aggiornamenti, da integrare direttamente sul proprio smartphone al prossimo aggiornamento. A patto che non siate in possesso di uno dei dispositivi di cui sopra.
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