Le tutele dei consumatori della telefonia sono contenute nel Codice del Consumo emanato col decreto legislativo n° 206 del 6 settembre 2005, poi integrato con la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recepita in Italia con il decreto legislativo n° 21 del 21 febbraio 2014.
In caso di errore o abuso dell'operatore telefonico il primo passo è contattare direttamente l'azienda per chiedere spiegazioni e rimborsi, ma se non si ottiene soluzione allora si può fare una segnalazione all'AgCom per la conciliazione o a un CoReCom (Comitato Regionale Comunicazioni, sedi regionali dell'Autorità).
Ricorso all'AgCom per conciliazione con compagnia telefonica
Dato che errori e abusi delle compagnie telefoniche come il mancato rispetto delle condizioni contrattuali, le disattivazioni arbitrarie di abbonamenti o piani tariffari in promozione, l'azzeramento del credito sono diventati sempre più frequenti, nel corso degli anni è stata semplificata la procedura per fare ricorso all'AgCom o ad un CoReCom, la principale tutela del consumatore della telefonia che oggi è davvero accessibile in modo rapido e semplice.Quanto costa rivolgersi all'AgCom? Ovviamente nulla, il ricorso al Garante delle Comunicazioni è gratuito per tutti.
Dal sito dell'AgCom o del CoReCom della vostra regione potete scaricare il modulo per il tentativo di conciliazione nel quale segnerete, oltre ai vostri dati e il numero di telefono sul quale ritenete di aver subito un abuso o un errore, anche la tipologia di scorrettezza e le vostre richieste si risarcimento dei danni, rimborso di quanto pagato ma non dovuto, rispetto o ripristino delle condizioni contrattuali.
Il modulo di ricorso all'AgCom si deve inviare all'indirizzo indicato nel sito con una raccomandata a/r.
La conciliazione è un incontro tra le parti in causa presso una sede dell'AgCom o del CoReCom di dove risiede l'utente. Se non si risolve nulla allora il consumatore può rivolgersi al Giudice di Pace o avviare una causa legale.
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