29 dicembre 2023

Aumenti di Prezzo delle Tariffe Telefoniche: le Nuove Norme dell'AgCom

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha introdotto nuove norme che regolamentano i rincari delle tariffe telefoniche legati all'inflazione, degli importanti cambiamenti nel settore delle telecomunicazioni con l'obiettivo principale di garantire una maggiore trasparenza e protezione per gli utenti finali.

Vediamo dunque le nuove norme dell'AgCom sulle tariffe telefoniche indicizzate all'inflazione, analizzando i dettagli forniti dalla delibera 307/23/CONS, il testo chiave riguardante questa importante evoluzione normativa.

Come informazione primaria, va detto che secondo le nuove norme i rincari delle tariffe telefoniche legati all'inflazione richiedono l'accettazione esplicita dell'utente. Questa misura si applica sia ai nuovi contratti stipulati da oggi in poi che a quelli sui quali gli operatori avevano già avvisato di voler apportare adeguamenti, a partire da aprile 2024.


Tipologie di Rincari per le Tariffe Telefoniche e Diritto di Recesso

L'approccio alle tipologie di rincari, come delineato nelle nuove norme AgCom, si articola su una serie di criteri chiave per garantire la massima chiarezza e tutela degli utenti.

In caso di esplicito consenso dell'utente, si delineano due categorie di adeguamenti tariffari: la prima categoria implica un rincaro legato all'inflazione, misurato attraverso un indice ufficiale, in questo caso l'Indice Nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati senza i tabacchi.

La seconda categoria è più complessa e incorpora anche correttivi aggiuntivi, scenario in cui l'utente ha acconsentito e si verifichi un aumento del canone connesso all'indice dei prezzi al consumo, viene garantito il diritto di recesso senza costi per il consumatore.

Contrariamente, nel caso in cui il contratto non preveda alcun correttivo rispetto all'indice Istat, l'utente che intende recedere sarà tenuto a sopportare i costi di disdetta. In questo contesto, l'operatore è vincolato ad adeguare obbligatoriamente il canone in base all'andamento dell'indice, garantendo un certo grado di flessibilità agli utenti.

Importante sottolineare che l'adeguamento del prezzo di una tariffa telefonica non può avvenire prima di 12 mesi dall'adesione contrattuale, fornendo agli utenti un periodo iniziale di stabilità tariffaria.

Se l'aumento supera il 5% il cliente ha il diritto di richiedere una transizione senza costi aggiuntivi a un'offerta non indicizzata dello stesso operatore. Questo meccanismo offre agli utenti una leva significativa nel gestire le proprie spese e nel fare scelte informate basate sull'andamento delle tariffe e sulle proprie esigenze.

In ultima analisi, questa struttura di adeguamento tariffario cerca di bilanciare gli interessi degli operatori con quelli degli utenti, promuovendo la trasparenza e la flessibilità nel panorama delle tariffe telefoniche.


Trasparenza Contrattuale

La questione delle tariffe indicizzate all'inflazione è al centro di queste nuove norme in virtù dle fatto che le compagnie telefoniche avevano proposto rincari automatici indicizzati all'inflazione senza concedere il diritto di recesso.

Ma l'AgCom, per tutelare maggiormente i consumatori dai rincari delle tariffe telefoniche, ha introdotto dei "paletti" che vincolano gli operatori a fornire più informazioni: gli utenti devono ricevere, prima della sottoscrizione del contratto, una sintesi contrattuale chiara e facilmente leggibile che individua i principali elementi del servizio.

Le nuove norme richiedono maggiore trasparenza contrattuale da parte degli operatori. Prima della conclusione del contratto devono essere fornite informazioni esaustive e facilmente comprensibili. Queste informazioni devono essere riportate su un supporto durevole, come l'ultima fattura, e devono includere i costi di disdetta e i livelli di qualità minima garantita.

Nell'esporre le tariffe all'utenza gli operatori telefonici sono obbligati a fornire una tabella dettagliata, inclusa nella sezione dedicata al prezzo dell'offerta, che evidenzi gli incrementi del canone corrispondenti agli indici di inflazione del 2%, 3%, 4%, 5%, 6%, 7%.

In più, per garantire massima chiarezza e accessibilità, nei propri siti web devono mettere a disposizione degli utenti uno strumento interattivo per calcolare con precisione il canone in base all'indice di inflazione inserito, offrendo una prospettiva chiara sui possibili adeguamenti tariffari e promuovendo la trasparenza nel processo decisionale degli utenti.

In conclusione, le nuove norme AgCom pongono l'accento sulla protezione degli utenti finali, garantendo loro diritti chiari e la possibilità di prendere decisioni informate. Gli operatori sono chiamati a conformarsi a standard più elevati di trasparenza contrattuale, assicurando che gli utenti siano pienamente consapevoli delle condizioni del loro servizio telefonico.
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